Milano, 1 maggio 2022
Ho dentro un silenzio urlante. Le parole in realtà non vorrebbero uscire. Mi si bloccano tra il cuore e la gola. Così come le lacrime. È vero che finiscono. Un rubinetto che si chiude. Ma quando torna un po’ di forza, ecco che non vogliono fermarsi più. Amare è la cosa più bella della vita. Quando poi conosci l’Amore di un animale, allora sai che non solo è la cosa più bella ma è linfa vitale che accende tutto, che ti bagna come pioggia d’estate e ti riscalda in ogni piccolo o grande inverno. È il soffio che muove ogni respiro e ogni passo. Dar voce all’ Amore non richiede mai coraggio, l’ Amore ha bisogno solo di respirare, deve entrare e uscire, scandisce il tempo, scandisce la vita. È come respirare. Ecco Chantal era in armonia perfetta con l’ Amore: lei respirava Amore, lei profumava d’ aria pura. Chantal è un dono per chiunque l’abbia incontrata. Immenso. La mia più grande e fedele amica. Lei di me aveva capito tutto. E aveva capito quanto la sua presenza bastasse per darmi pace. Ho visto i suoi occhi la prima volta in foto, ho pensato “è lei!”, ho pensato “occhi infiniti”... e quando ci siamo viste, qualcosa si è acceso e qualcosa si è sciolto: una commozione silenziosa per entrambi che nel tempo si è trasformata in forza e dolcezza. Ci siamo riconosciute. Abbiamo davvero avuto bisogno l’ una dell’ altra per ritrovare quella sensazione impagabile di tranquillità, spensieratezza. In questo sentirci al sicuro, abbiamo entrambe imparato ad esprimere liberamente la nostra gioia di esserci. Quante volte abbiamo guardato il sole nascere e accoccolarsi all’ orizzonte. Sdraiate a guardare il cielo e sentire il vento. Sembrava che entrambe avessimo conosciuto la durezza della vita e fossimo non ferite, ma spaventate da tanta freddezza. Insieme abbiamo ritrovato la serenità, un posto sicuro che non fosse una tana ma la presenza l’ una per l’ altra. Basta anche solo un’ altra creatura al mondo che ti riconosce per sentire che va tutto bene. È stata la più grande amica di Charlie, il suo amico cane che l’ ha accolta entusiasta lasciando decadere all’ istante gelosia e insicurezze. Lo ha calmato e rassicurato, accordato come una chitarra. Un compito quasi impossibile. È stata anche un esempio di equilibrio e armonia per Angie, una cucciola da poco arrivata nel branco. Le ha fatto da mamma. L’ ha presa in disparte e giorno dopo giorno le ha insegnato tutto ciò che sapeva. Poi al momento giusto, l’ ha lasciata libera di scoprire e esplorare da sola. Per strada con Chantal è sempre stata una festa. Ogni passeggiata decine di persone la guardavano con occhi che si accendevano, si fermano ad accarezzarla, incantati da lontano. Più di tutto, tutti le sorridevano. Anche gli ultimi mesi, i suoi occhi risplendevano, nonostante un corpo estremamente malato. Sì, lei è il cane dei sorrisi. Ha fatto del bene a tante persone incupite e raggomitolate nei pensieri. Dal tizio più serioso al bambino più timido. Ha fatto persino passare la paura dei cani a chi ce l’ aveva. Per anche un solo attimo, lei ha saputo toccare il cuore di tante persone. È un privilegio esserle stata accanto per questa e più ragioni. Questi ultimi mesi difficilissimi, nonostante la fatica e il dolore, l’ orgoglio e la sua grande dignità messi alla prova, Chantal è rimasta Chantal. Solo mi ha permesso di aiutarla. E questo mi ha fatto sentire privilegiata. La fiducia che mi ha dato mi ha dato una forza immensa per amarla e rispettarla fino alla fine. È come se si fosse affidata alle mie cure. Sapeva che poteva farlo. Che avrei fatto il meglio per lei. Mai un lamento. Lei faceva forza a me e io a lei. In egual modo. Sguardi e carezze, zampa con mano. Senza prenderci in giro come se non sapessimo, ma solo affidandoci alla cosa più giusta da fare: vivere ogni momento per quello che è. Al meglio. Come è stato dall’inizio. Con semplicità, spontaneità, verità. Lacrime, frustrazione, stanchezza. Abbiamo provato un sacco di emozioni e sensazioni intense. Ci siamo trovate non a combattere una guerra contro qualcosa, ma a chiedere ancora un po’ di tempo buono alla vita, nel possibile e con tanta umiltà. È uno strano posto il ponte della malattia che ti tiene sospeso tra la vita e la fine vicina. Ho sentito la sua forza, il suo impegno e orgoglio, la caparbietà durante le passeggiate, la forza della natura incontaminata dalla preoccupazione per il futuro. Una forza potente. A testa alta. Pronta. Ogni cane incontrato le ha dimostrato il massimo rispetto. E lei il suo. Più di tante persone che dovrebbero imparare dagli animali, soprattutto a saper dare valore alla propria vita, a tacere ogni tanto invece di abbaiare e blaterare a ruota libera. È dentro la vita che va protetta e valorizzata, non quella fuori. E Chantal mi ha insegnato anche questo. Oltre all’ equilibrio. A ignorare. A lasciar correre. Ad andare oltre. Testa alta. Avanti per la mia strada come lei andava per la sua. Il nostro tempo insieme è sempre stato fatto di presente. Impossibile perdermi nei pensieri e nelle preoccupazioni: quando passeggi con Chantal passeggi e basta. Sarò così anche ora che lei non ci sarà. Continuerò ad andare per la mia strada a testa alta, a sorridere senza motivo, a guardare il tramonto e le piante fiorite, nonostante gli sguardi e i commenti spesso ignoranti e solo curiosi e annoiati, e se ce ne sarà bisogno saprò reagire: con il tono deciso e fermo come il suo. E ogni volta che accadrà, da qualche parte dentro di me, vedrò sempre chiari i suoi occhi immensi e fieri. Che mai e poi mai dimenticherò. Chantal è sempre stata libera e fiera, nonostante l’ apparenza dolce e pacata. Solo alla fine si è davvero lasciata andare nel mio abbraccio, sapeva che ero abbastanza forte per reggerla, curarla, decidere con coraggio e accompagnarla in un posto che aspettava lei, sempre più vicino ma sconosciuto a entrambe. Mi ha dato tutta la sua fiducia. Che onore. Spero che nella sua nuova forma ed esistenza, qualunque cosa significhi questo luogo sconosciuto, le rimanga della vita un ricordo più dolce di quello che sarebbe stato se non ci fossimo trovate. Lei sicuramente è riuscita a farmi questo regalo. GRAZIE Monica, GRAZIE Veronica. Di Amici con la Coda. GRAZIE di dare voce a ogni creatura che con gli occhi vi racconta tutto. Avete un grande dono. E grazie a Voi, io ne ho ricevuto uno altrettanto immenso. Grazie a tutti gli amici cani e umani che vogliono bene a Chantal. GRAZIE CON TUTTO IL CUORE ALLA DOTTORESSA LUCIA BORGHI presso la Clinica Tibaldi. Un angelo che guarda negli occhi i cani, li sente, li vede al di là di tutto e tutti, li capisce fino nel profondo e da’ loro tutto ciò che hanno bisogno. Ogni suo sguardo, ogni parola e gesto hanno guidato e aiutato Chantal e me. Ci ha accompagnato con forza, dolcezza e serenità in questo complicatissimo passaggio. E con una magia, è riuscita nel momento della fine a creare e dar vita a un’ immagine di gioia trasformando Chantal, terribilmente sofferente e provata, in una nuova e bellissima Chantal con la milza nuova, la pelle vellutata, il pelo soffice, la coda al vento e gli occhi pieni di luce in un prato lontano, sconosciuto e pieno di pace. Francesca L.
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